LATINA, Controlli dei Nas dei Carabinieri sui dolciumi natalizi – Nel periodo delle festività natalizie i Carabinieri del NAS hanno intensificato in tutta Italia i controlli sulla sicurezza alimentare, con particolare attenzione ai prodotti tipici delle feste e al comparto dolciario, tradizionalmente caratterizzato da un forte incremento di produzione e vendite. In questo contesto si inserisce l’operazione condotta nel territorio pontino, coordinata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma nell’ambito della strategia operativa mensile denominata “Alimenti tipici delle festività natalizie”.
Le ispezioni effettuate a Terracina, Priverno e Sezze hanno fatto emergere un quadro di diffuse irregolarità, portando alla sospensione di due attività commerciali, al sequestro di oltre 850 chilogrammi di alimenti, all’elevazione di sanzioni amministrative per circa 11.000 euro e a una denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode nell’esercizio del commercio. I controlli si sono concentrati soprattutto sulle produzioni dolciarie natalizie, settore che richiede una vigilanza particolarmente stringente per tutelare il consumatore e garantire che i prodotti immessi sul mercato siano sicuri, correttamente etichettati e conformi alle normative vigenti.
Il caso più grave è stato riscontrato in una pasticceria del sud pontino, dove i militari del NAS hanno accertato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali all’interno del laboratorio. Le condizioni dei locali sono risultate tali da rendere necessario l’intervento immediato dell’ASL, che ha disposto la sospensione dell’attività. Nel corso dell’ispezione sono stati sequestrati circa 100 chilogrammi di prodotti dolciari e materie prime, tra crostate, panettoni e creme per guarnire, in parte privi di tracciabilità e in parte con il termine minimo di conservazione superato. Durante lo stesso controllo è emerso anche un episodio di frode commerciale: circa tre chilogrammi di mostaccioli di provenienza industriale venivano venduti come prodotti artigianali di produzione propria. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che i dolci venivano acquistati da uno stabilimento all’ingrosso e successivamente riconfezionati con l’etichetta della pasticceria, inducendo in errore i clienti. Per questo motivo il legale rappresentante dell’attività è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Latina. Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione, vale per l’indagata il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
Sempre nella stessa area, un altro laboratorio di pasticceria è finito sotto la lente del NAS, che ha sequestrato 14 chilogrammi di materie prime dolciarie, tra creme, frutta candita e preparati per confetture, risultati scaduti o con termine minimo di conservazione oltrepassato, in violazione delle procedure di autocontrollo previste dalla normativa. In questo caso è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro.
Nei Monti Lepini, invece, i controlli hanno interessato un ristorante-agriturismo all’interno del quale venivano prodotti panettoni e pandori senza le necessarie autorizzazioni. I militari hanno sequestrato 60 chilogrammi di panettoni e 7 chilogrammi di pandori, oltre ai materiali utilizzati per la preparazione e il confezionamento, contestando al titolare una sanzione amministrativa. Nella stessa area è stato controllato anche un negozio ortofrutticolo, dove gran parte della merce era esposta all’esterno del locale, occupando la carreggiata stradale. A seguito della segnalazione del NAS, gli uffici comunali hanno disposto la sospensione dell’attività. Durante l’ispezione sono stati inoltre sequestrati circa 700 chilogrammi di frutta e 500 uova completamente privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità, con conseguente sanzione amministrativa.
Le operazioni condotte nel Pontino si inseriscono in un quadro più ampio di controlli su scala nazionale. In diverse regioni italiane, durante il periodo natalizio, i Carabinieri del NAS hanno riscontrato irregolarità simili, con sequestri di alimenti privi di tracciabilità, prodotti scaduti o conservati in condizioni non idonee e casi di frode commerciale legati soprattutto alla vendita di prodotti industriali spacciati per artigianali.
In Campania, ad esempio, i controlli hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi di alimenti tipici natalizi non conformi, mentre in Sicilia sono state disposte chiusure di attività e sanzioni per irregolarità igienico-sanitarie e mancanza di autorizzazioni. Dati diffusi negli ultimi anni dal Ministero della Salute evidenziano come, nel periodo natalizio, le campagne di controllo dei NAS abbiano portato al sequestro di decine di tonnellate di dolci e materie prime irregolari e alla contestazione di centinaia di violazioni, a conferma di un fenomeno tutt’altro che marginale.
L’attività dei NAS rappresenta quindi un presidio fondamentale a tutela della salute pubblica e della correttezza del mercato. I controlli mirano a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie, delle procedure di autocontrollo e della tracciabilità degli alimenti, contrastando pratiche scorrette che danneggiano i consumatori e penalizzano gli operatori onesti. In un periodo come quello natalizio, caratterizzato da un consumo elevato di prodotti tradizionali, queste operazioni risultano indispensabili per garantire che sulle tavole dei cittadini arrivino alimenti sicuri, autentici e conformi alle regole.