Formia / Rapinarono un Audemars Piguet, richiesta di rinvio a giudizio per 3

FORMIA – Si costituirà parte civile contro i suoi tre rapinatori, qualora fosse disposto per loro il processo con l’accusa di concorso in rapina aggravata, il noto ristoratore di Formia Stefano Chinappi vittima di una clamorosa rapina consumata il 19 febbraio 2021. Titolare di un noto e frequentato locale in via Valenziani, al punto da essere conosciuto negli ambienti che contano come il ristoratore dei vip, Chinappi ha avuto notificata la richiesta di rinvio della Procura di Roma nei confronti dei suoi tre rapinatori. Il siriano Wanis Dahem e gli algerini Ramdane Ha-zen, Mohamed Amine Laib entrarono in azione la sera del 19 febbraio di quattro anni fa quando, nel cuore del lockdown, accerchiarono, immobilizzarono e derubarono Chinappi in via Piave, zona piazza Fiume, mentre alle 9 di sera stava tornando a casa. I tre rapinatori, che avevano studiato il colpo in ogni dettaglio al termine di minuziosi appostamenti, portarono via un orologio prezioso, un Audemars Piguet Royal Oak, con cinturino in acciaio e quadrante bianco esagonale che, del valore di circa 27mila euro, Chinappi junior aveva da 17 anni.

La richiesta di rinvio a giudizio dei Pm di piazzale Clodio segue l’attività investigativa dei Carabinieri cui si rivolse Stefano Chinappi per denunciare la rapina. Raccontò che quel giorno era stato a Ciampino per incontrare un amico quando, dopo aver parcheggiata la sua auto in via Piave, all’altezza con via Sicilia, venne aggredito e rapinato a pochi metri dal portone della sua abitazione. Il noto ristoratore, nonostante fosse rimasto leggermente ferito, si mise con la sua auto sulle tracce del terzetto e le indagini conobbero una svolta positiva ed imprevista perché Chinappi nelle fasi iniziali delle indagini incontrò nella zona Tridente un Carabiniere in borghese che aveva appena prelevato del danaro da un bancomat di via Barberini.

Il militare raccontò un particolare che non gli era passato inosservato un’ora prima e, cioè, di aver visto i tre giovani che, eleganti e vestiti di nero, puntare il suo portafoglio. Il Carabiniere riincontrò più tardi il terzetto che, identificato dalle telecamere di sorveglianza, commisero un errore grossolano. Mentre venivano immortalati, inviarono via Whatsapp il video dell’orologio Audemars Piguet Royal Oak di proprietà di Stefano Chinappi. Furono trovate nel telefonino di uno dei tre alcune fotografie dell’orologio e la cronologia sul web circa il suo reale valore economico. Nel telefonino i tre rapinatori avevano filmato una camera di un B&b in cui avevano alloggiato ma le successive ricerche dei Carabinieri non rintracciarono il costosissimo orologio.