ITRI – I recenti e gravi fatti di cronaca – una lite degenerata con la comparsa di un coltello tra alcuni cittadini nordafricani – ed il preoccupante e dilagante fenomeno dello spaccio di droga richiedono “una risposta concreta dall’Amministrazione comunale”. A chiederlo è il capogruppo della lista Insieme per Itri Antonio Gelfù che giovedì ha inviato un formale sollecito al neo indaco Andrea Di Biase, alla e al Comandante della Polizia Locale per sollecitare “interventi urgenti e strutturati contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree più critiche del territorio”.
“Le zone di Giovenco, Padre Pio e Cappuccini – ha dichiarato Gelfù – sono diventate veri e propri punti di riferimento per lo spaccio, come segnalato da molti cittadini e confermato da evidenze visibili. È inaccettabile che questi spazi pubblici vengano lasciati al degrado e all’illegalità, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti e soprattutto il futuro dei nostri giovani. Gelfù naturalmente tiene a precisare di non voler in alcun modo “criminalizzare i frequentatori di queste aree, spesso luoghi di socialità” ma su un aspetto non ammette deroghe: “La presenza stabile di attività illegali impone una risposta forte e immediata da parte dell’Amministrazione comunale di Itri”.
E Gelfù passa alla proposta quando chiede “azioni concrete” come maggiori controlli in sinergia con le Forze dell’Ordine, interventi di prevenzione sociale nelle scuole e nei contesti educativi; campagne di sensibilizzazione contro l’uso di droghe e le dipendenze e la riqualificazione urbana e potenziamento della videosorveglianza. “Non possiamo più permettere che la sicurezza urbana sia un tema marginale. Serve una visione politica chiara e un piano d’azione condivisa”, ha aggiunto il consigliere di minoranza che ha avanzato la richiesta di convocare urgentemente un tavolo tecnico permanente e la discussione dell’argomento in Consiglio Comunale”.
La neo eletta amministrazione Di Biase è stata invitata “a dimostrare con i fatti l’impegno a restituire dignità, legalità e vivibilità a tutte le zone del territorio comunale, senza lasciare indietro nessuna comunità”.