Formia / Truffa per ottenere il reddito di cittadinanza, assolta una 35enne

La Pubblica accusa aveva chiesto per lei un anno e quattro mesi di reclusione per l’accusa di truffa: avrebbe percepito dal 2021 il reddito di cittadinanza omettendo di specificare delle detenzione in carcere del compagno. E’ terminato lunedì sera con una sentenza di assoluzione il processo che vedeva imputata davanti il Tribunale di Cassino una donna di 35 anni di Formia. Alle prese con una situazione di indigenza economica la donna aveva chiesto di beneficiare di questo sussidio economico.

Si era rivolta ad una Caf per sbrigare la pratica ma a quanto pare la documentazione era carente ed incompleta. Se n’erano accorti i Carabinieri che, visionando il carteggio, avevano appurato come la donna di Formia avesse omesso di citare la detenzione del compagno, uno dei rerquisiti per beneficiare del reddito di cittadinanza.

La 35enne, difesa dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, è stata assolta dopo aver dimostrato che, in considerazione anche della sua assoluta situazione di difficoltà culturale, si era fidata ciecamente del centro di assistenza fiscale dimenticandosi di inserire nella domanda come il marito si trovasse in carcere.