LATINA, Caso Tiero – In attesa che si concretizzi la procedura prevista dalla legge Severino per la sospensione di Enrico Tiero dal ruolo di consigliere regionale, la conferma lunedì da parte del Riesame degli arresti domiciliari ai danni del “Mister Preferenze di Fratelli d’Italia ha anticipato, per certi versi, come si preannunci lunga in questa fase la battaglia giudiziaria dell’uomo politico autosospesosi da Fdi dopo la notifica a suo carico dell’esistenza di un’inchiesta dei Pm Taglione e Sgarrella con l’ipotesi di corruzione.
Tiero, di sicuro, dovrà stare lontano dall’assemblea della Pisana – nella migliore delle ipotesi- per diversi mesi. Se poi dovesse decidere di dimettersi dall’incarico, tutto cambierebbe. Il Riesame lunedì ha comunicato il rigetto del ricorso degli avvocati Angelo Fiore e Pasquale Cardillo specificando che depositerà le motivazioni non prima di 45 giorni dallo svolgimento dell’udienza che c’è stata il 6 novembre. A quel punto la presentazione del ricorso per Cassazione contro l’ordinanza cautelare ai domiciliari chiesta dalla Procura, emessa dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cairo e confermata dal Riesame avverrebbe a cavallo del 2025 e gli inizi dell’anno prossimo. Sarà poi un onere temporale della Suprema Corte che – anticipano diversi penalisti – dovrà calendarizzare la discussione del secondo ricorso della difesa di Tiero. I tempi – visto che Tiero si trova ai domiciliari – potrebbero rivelarsi medio-lunghi, tra aprile e maggio 2026.
Ma non è finita qui. Nell’eventualità in cui il ricorso degli avvocati Fiore e Cardillo la misura detentiva di Tiero non cambierebbe…essendo necessario un nuovo pronunciamento da parte del Tribunale della Libertà ma da una sezione diversa, la terza, che ha confermato lunedì l’impianto accusatorio della Procura di Latina. E si sa – in seconda battuta – il Riesame non ha un termine perentorio entro il quale pronunciarsi. Insomma esiste il rischio che questa preliminare fase processuale termini ad estate iniziata o subito dopo. Ma sul tappeto esiste un’altra ipotesi temuta dalla difesa dell’Onorevole Tiero. Se la Procura dovesse trovare soddisfacenti le motivazioni con cui il Riesame ha confermato i domiciliari per il consigliere autosospesosi da Fdi, potrebbe a quel punto anche chiedere il giudizio immediato con il reato di corruzione continuata rendendo a quel punto inutile il pronunciamento della Cassazione o, in subordine, il secondo del Riesame. Insomma si sta profilando per l’uomo politico di Latina una situazione complicata dopo che la stessa Procura l’ha accusato di essere stato protagonista di un patto corruttivo che, alimentato dalla sua importante funzione pubblica iniziata con l’elezione alle regionali del 12 e 13 febbraio 2023, sarebbe stato caratterizzato da un “inquinamento” permanentemente “asservito agli interessi di grandi imprenditori del territorio”. Cosa invece assodata sono le dimissioni di Tiero dall’incarico di presidente della commissione Sviluppo Economico in seno al consiglio regionale. I nove membri che la compongono dovranno ora ricercare al loro interno una nuova figura che possa rappresentare l’organo.