Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente e per svolgere alcune funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie all'interno di ciascuna categoria di consenso riportata di seguito.

I cookie classificati come "Necessari" vengono memorizzati sul tuo browser poiché sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Formia / Atti vandalici alla scuola primaria di Penitro, il Comitato di quartiere: “denunciate!”

FORMIA – La scuola primaria “Giovanni Bosco” del quartiere di Penitro, a Formia (Lt), è stata oggetto – nei giorni scorsi – di atti vandalici; l’episodio purtroppo non il primo – e la sua amara scoperta ad appena qualche settimana dalla ri-accoglienza dei propri piccoli alunni.  Mobili divelti, materiale d’istruzione buttato alla rinfusa ovunque, stessa sorte per alcuni arredi; ed ancora pittura spalmata su pavimenti e muri di aule e corridoi, genitali maschili disegnati qua e là, sembrerebbe nell’insieme il risultato di ore di bagordi protratte da più persone che – alla luce di una finestra che risulterebbe rotta al piano superiore dell’istituto – potrebbero essersi introdotte da lì nella struttura scolastica per poi sfregiarne gli spazi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

“Quanto fa male vedere la nostra meravigliosa scuola, fatta non solo di suppellettili ma di muri intrisi di sacrificio, abnegazione e amore, in quello stato – ha commentato Giovanna Lambiase, referente del Comitato del quartiere Penitro – Una scuola che a testa alta ha saputo gestire il Covid in maniera esemplare e che purtroppo già altre volte si è dovuta difendere da atti di vandalismo”.

I residenti sono alquanto sconfortati: quello che i vandali hanno fatto alla scuola è sicuramente un gesto tra i più gravi, ma secondo quanto denuncia il Comitato di quartiere pare che ci sia un generale andazzo di tal tipo che aleggia in vari angoli del rione, con episodi magari di minor conto – come il danneggiamento delle cassette della corrente o la spazzature abitualmente lasciata – notte tempo – per strada, in piazza, nell’avvilimento degli operatori ecologici che spesso l’indomani non sanno dove mettere mano, ma pur sempre indicativi di un generalmente incentivo al disagio.

“Tante, troppe volte – racconta ancora la referente Lambiase – ci ritroviamo a segnalare cabine dell’Enel sfasciate ripetutamente, resti di baccanali notturni in piazza o dispetti di qualsiasi genere. Segnaliamo e non ci stancheremo mai di farlo, ma ora più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.

E conclude: “ Abbiamo bisogno che la ‘Penitro buona’ trovi il coraggio di segnalare, di denunciare, di difendere con le unghie ciò che è nostro, ciò che ci appartiene, ciò che col tempo abbiamo ottenuto col sudore. Ve lo chiediamo in ginocchio, fatelo per il futuro dei vostri figli…denunciate! Restituiamo a questo posto la serenità e la civiltà che merita adoperandoci con le Forze dell’Ordine!
Non occorre una denuncia scritta, ma una semplice telefonata alle Forze dell’Ordine nell’immediato, senza attendere il giorno successivo. Non voltiamoci altrove, far finta di non aver visto equivale ad essere complici”.