Minturno / Gruppo fb “Mia moglie” l’associazione “Voci nel silenzio” invita a denunciare

MINTURNO – Diffamazione e Revenge porn, sono alcuni dei reati che potrebbero essere contestati agli autori di alcuni post nel gruppo Facebook “Mia Moglie”. Il gruppo già segnalato da vari utenti il 19 agosto è stato successivamente chiuso dalla società Meta che è titolare del social network. Negli ultimi giorni aveva raggiunto quasi 32.000 iscritti.  Conteneva immagini intime di donne e commenti ed apprezzamenti molto pesanti nei confronti del sesso femminile. Immagini di provenienza varia, alcune probabilmente modificate con software specifici, mentre i titoli dei post facevano spesso riferimenti sessuali . Sul caso sta indagando la polizia postale di Roma.  

Il team di avvocati del team dell’Associazione Antiviolenza di Scauri (Minturno) “Voci nel silenzio” che da anni si occupa di accoglienza e assistenza legale e psicologica di vittime di violenza, scenderà in campo accanto alle donne, parti offese nella vicenda, definita senza mezzi termini squallida: attraverso i propri professionisti, Avv. Claudia Magliuzzi, Maria Di Fante, Sandra Palma del foro di Cassino e Antonio Miraglia e Fiorentina Orefice del foro di S.Maria Capua Vetere, affiancati dalle psicologhe Chiara Viscovo, Miria Di Legge, Maria De Meo, Lina Tucciarone e Yasmine Ghaly l’associazione garantirà supporto totalmente gratuito alle donne vittime che decideranno di denunciare.

“Data la particolare delicatezza della vicenda” fa sapere la Presidente Maria Teresa Conte, “nei prossimi giorni contatteremo i vertici delle forze dell’ordine per richiedere l’ istituzione di un eventuale spazio riservato e maggiormente protetto per le donne che vorranno denunciare”. In considerazione della presenza di minori coinvolti seppure indirettamente nella vicenda, l’Associazione chiederà l’ intervento al suo fianco anche della Garante per l’ Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio Dott.ssa Monica Sansoni, con cui l’ Associazione collabora da anni per tutti i casi che coinvolgono minori.

La Presidente Conte, unendosi all’ appello già lanciato dalla Dottoressa Barbara Strappato, prima dirigente della Polizia Postale che ha firmato l’ informativa, sottolinea l’ importanza che chi si è riconosciuta ed è finita nel gruppo a sua insaputa presenti una denuncia. Ciò è di fondamentale importanza in considerazione del fatto che la maggior parte dei reati che potrebbero essere contestati ( per esempio la diffamazione e il revenge porn) sono perseguibili solo con una querela di parte cioè della persona offesa, che ha sei mesi di tempo per poter denunciare dal momento in cui viene a conoscenza del fatto.

Rimarcando infine la particolare esigenza di riservatezza, la Presidente Conte raccomanda chiunque abbia necessità, di fare riferimento esclusivamente alle forze dell’ordine e al numero di riferimento dell’Associazione 347-4941353