Ancora in affanno la movimentazione delle merci nel primo semestre 2025 presso il porto commerciale di Gaeta. Il periodico report diffuso dall’Autorità di sistema del mar tirreno centro settentrionale evidenzia come per il “Salvo d’Acquisto” serva una radicale inversione di tendenza circa una diversa gestione dell’hub portuale pontino come stanno ribadendo ad alta voce da mesi l’ex sindaco della città Massimo Magliozzi ed il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta. Dal 1 gennaio al 30 giugno scorso il traffico totale è stato di 827.477 tonnellate, quando nello stesso periodo del 2024 era stato di 943.976 mila (- 12,3%). Per l’Adsp questo calo dovuto essenzialmente alla perdita delle merci liquide (-108.476 mila tonnellate pari a -21,3%) mentre quelle solide (cereali, derrate alimentari, carbone, prodotti metallurgici, minerali grezzi, fertilizzanti e prodotti chimici) sono passate dalle 435.640 mila tonnellate al termine del primo semestre 2024 alle 427.617 mila tonnellate al 30 giugno scorso con un decremento questa insignificante (-1,6%). In leggero aumento, del 14,7% il numero degli accosti sulle banchine del porto commerciale di Gaeta. Le navi in partenza ed in arrivo nella prima parte del 2025 sono state 117 a fronte delle 102 nello stesso periodo dell’anno scorso . Il traffico crocieristico continua ad essere una chimera per lo scalo gaetano anche se i passeggeri giunti nel primo semestre 2025 sono stati 901 contro i 581 del 2024 (+55,1%).
Contrariamente a Gaeta, continua a crescere, seppur di poco, il porto di Civitavecchia che ha chiuso il primo semestre 2025 con un +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un traffico complessivo di 3.869.909 tonnellate (+155.512 tonnellate). L’Adsp ha certificato un incremento delle rinfuse liquide del 2,9% (+15.339 tonnellate) per un totale di 541.081 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse solide sono aumentate del 14,8% (+58.687), grazie soprattutto alla crescita dei traffici di ferroleghe e cippato, con una movimentazione pari a 456.743 tonnellate. In particolare sono cresciuti del 58,3% i prodotti metallurgici (+137.996) per un totale di 174.776 tonnellate e del 49,7% le “altre rinfuse solide” (+10.929 tonnellate) per un totale di 32.928 tonnellate. Continua invece a pesare il progressivo azzeramento del carbone legato alla centrale di Torrevaldaliga Nord (-97,1%, -67.292 tonnellate) per un totale di 1.997 tonnellate movimentate. In aumento del 14,4% (+7.199) i contenitori per un totale di 56.586 Teu con un significativo incremento di quelli vuoti (22.555 TEU, +17,3%).
Per quanto riguarda i dati relativi al traffico passeggeri, ancora in aumento sulle banchine di Molo Vespucci a Civitavecchia il traffico crocieristico (+6,3%) per un totale di 1.462.212 crocieristi e 345 accosti. Una tendenza che, se confermata anche nel secondo semestre, si potrebbe tradurre in un nuovo record assoluto, con il superamento della soglia simbolica dei 3 milioni e mezzo di crocieristi nell’anno. In leggera diminuzione, invece, dell’1,9% il traffico di linea per un totale di 488.933 passeggeri. In aumento il traffico di automezzi che registra un totale di 382.693 e un +7,3% (+26.118). Tra questi ultimi si evidenzia la significativa crescita della sottocategoria “autovetture in polizza” (+14,7%; +13.579) per un totale di 105.884 autovetture movimentate mentre cresce di uno 4,9% quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati per un totale di 128.520.
Complessivamente, è in lieve calo il traffico del network Civitavecchia-Gaeta-Fiumicino, con un totale di 6.065.875 tonnellate movimentate (-3,2% rispetto al primo semestre del 2024). Calo fondamentalmente dovuto alla significativa flessione dei prodotti raffinati in arrivo al porto di Fiumicino, dove il totale delle merci è pari a 1.368.489 tonnellate (- 14,9%) rappresentato dal jet fuel per il vicino aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”. “Analizzando i primi sei mesi del 2025 – ha commentato il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa – si può notare come nel sistema portuale laziale, con particolare riferimento in questo frangente al suo scalo principale, Civitavecchia, continui la crescita soprattutto in alcuni settori merceologici, oltre a quella del trend delle crociere. Puntiamo a consolidare e migliorare ulteriormente questi dati quando saranno completate tutte le infrastrutture che stiamo realizzando e che renderanno i nostri porti maggiormente competitivi e attrattivi”.
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