Enrico Tiero ha atteso l’intera giornata di venerdì prima di affidare ai social il suo pensiero: il mio partito, Fratelli d’Italia, ha preferito rimanere in silenzio ed io mi autosospendo. Il consigliere regionale “Mister Preferenze” e presidente della commissione Sviluppo economico presso l’assemblea della Pisana è giunto alla decisione di “congelare” la sua posizione all’interno di Fdi dopo aver appreso di essere indagato con l’ipotesi accusatoria di corruzione e di essere destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dai Pm della Procura di Latina. Se questa richiesta dovesse o meno essere accolta, lo si saprà giovedì 16 ottobre quando il consigliere regionale dovrà presentarsi davanti il Gip del Tribunale di piazza Buozzi per essere sottoposto – come prevede la riforma del Ministro Nordio – all’interrogatorio preventivo. Tiero ed il suo legale difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, stanno già preparando questo interrogativo che si preannuncia fondamentale sull’accoglimento o meno della pesantissima richiesta della Procura.
Il consigliere regionale “indipendente” Tiero è sospettato, insieme ad altri cinque indagati, di aver approfittato del suo ruolo istituzionale relativamente all’assunzione di alcuni giovani presso un’azienda impegnata nella grande distribuzione e per aver agevolato una clinica privata di Latina (convenzionata con la Regione Lazio), la stessa dove lavorava da quattro anni la figlia dell’esponente politico capace alle regionali del febbraio 2023 di raccogliere oltre 16mila voti di preferenza. Tiero, dopo le indagini compiute dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e dalla Guardia di Finanza, si dichiara convinto di ribadire la sua totale estraneità ai fatti contestatigli già nel corso del decisivo interrogatorio di giovedì prossimo. Gli altri indagati: si tratta di Roberto Ciceroni, direttore amministrativo dell’Icot del gruppo Giomi (Tiero si sarebbe adoperato per garantire ulteriori posti letto in convenzione), di Maurizio Marasca, imprenditore e gestore del Conad a Latina dove appunto sarebbero state alcune assunzioni e gli imprenditori Leonardo Valle e Francesco Traversa, oltreché Leonardo Morabito.
Tiero il suo rammarico lo spiega in anteprima nel suo sfogo sui social in cui si rivolge apparentemente ai suoi elettori: ”Cari amici, dopo due anni serrati di indagini a mio carico, con telecamere, microfoni, trojan, intercettazioni e pedinamenti, è emerso che avrei asservito la mia funzione di Consigliere Regionale – a leggere le imputazioni – in favore di 4/5 giovani di Latina. Nelle ipotesi a mio carico sarei colpevole di aver segnalato a dei privati i nominativi di alcuni giovani, donne e padri di famiglia in difficoltà, affinché potessero svolgere – laddove possibile e utile agli imprenditori – delle umili attività lavorative, ovviamente senza ricevere mai nulla in cambio. Ho sbagliato? Non lo so, non ho competenze giuridiche; se l’ho fatto pagherò come è giusto che sia. Sono stato sempre e solo con le persone, a cominciare dagli ultimi, che da ieri mi inondano di vicinanza e mi rincuorano in questo momento per me così amaro”.
Enrico Tiero fa fatica a sostenere di non “essere arrabbiato con nessuno, non faccio dietrologie e rispetto il lavoro degli inquirenti, a Latina da sempre capaci e leali. Sono certamente turbato per quanto mi sta accadendo, a tratti incredulo, ma pur confidando pienamente nella mia correttezza e nell’esito positivo degli accertamenti, ritengo doveroso, per rispetto delle istituzioni, del partito e dei cittadini che rappresentiamo, autosospendermi da ogni incarico all’interno di Fratelli d’Italia.” Il consigliere regionale arriva poi ad utilizzare la terza persona singolare:” A Enrico Tiero piace affrontare le cose di petto, con trasparenza e responsabilità, senza creare problemi a nessuno e collaborando come sempre con la Giustizia, con lealtà ma senza alcuna paura – ha aggiunto – È per questo che, in attesa che la Giustizia faccia il suo corso e possano chiarirsi le dinamiche processuali e gli episodi che mi vengono contestati, preferisco fare un passo indietro, certo che questa scelta contribuirà a tutelare l’immagine del nostro movimento e a garantire la serenità necessaria in questo momento.
Resto a disposizione per ogni chiarimento e continuerò a collaborare con le autorità competenti con la massima apertura, sottolineando, però, come la cosa che mi abbia più ferito come padre – ancor prima che come uomo – sia stato il coinvolgimento di mia figlia in questa vicenda.”. Tiero è accusato di aver favorito l’assunzione della figlia presso la clinica Icot di Latina dopo la sua elezione a consigliere Regionale, avvenuta nel 2023. “Mia figlia lavora presso questo centro dal 2021, ricevendo i complimenti ogni giorno per il suo impegno e la sua dedizione da parte di tutta la Dirigenza.”. E il finale di questa esternazione è un attacco a trecentosessanta gradi: “Si colpisca Enrico Tiero, ci si diverta anche, ma non si prenda a bersaglio la sua famiglia solo per denigrare un’intera classe politica.”
A rivelare i guai giudiziari di Tiero è stato il suo legale difensore, il presidente del consiglio comunale di Formia Pasquale Cardillo Cupo: “Quelle avanzate dalla Procura sono contestazioni gravi, che il Consigliere ha accolto con comprensibile turbamento, ma anche con assoluta serenità e fiducia nell’operato della Magistratura. Proprio per questo comparirà davanti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina per fornire ogni più ampia spiegazione e chiarire la propria posizione – aveva concluso Cardillo Cupo – Il Consigliere Tiero ribadisce la propria estraneità rispetto a condotte penalmente rilevanti e confida che, al termine dell’iter giudiziario, emergerà con chiarezza la correttezza del proprio operato, sempre improntato alla trasparenza e al servizio delle istituzioni”.