Latina / Indagini sul consigliere regionale Tiero e l’assessore Ghera, le reazioni

LATINA – Quella che inizia lunedì sarà la settimana più complicata di sempre per Enrico Tiero, il consigliere regionale (autosospesosi) di Fratelli d’Italia raggiunto da un avviso di garanzia e da una richiesta di arresto ai domiciliari con la pesantissima ipotesi accusatoria di corruzione. Dopo aver esternato il suo stupore misto a rammarico, il “Mister Preferenze” pontino del partito di Giorgia Meloni sabato ha preferito rimanere in silenzio dopo aver appreso che nel fascicolo aperto dai sostituti procuratori Martina Taglione e Antonio Sgarrella gli indagati sono saliti a sette ed il nome dell’assessore regionale al ciclo dei rifiuti, il meloniano Fabrizio Ghera, ha fatto più rumore di quello di Tiero.

Il consigliere regionale originario di Castelforte ma latinense di adozione si è rifugiato nel silenzio definendo con il suo legale difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, la strategia difensiva da seguire nell’atteso interrogatorio preventivo in programma giovedì 16 ottobre davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario. Il magistrato dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta dei Pm di via Ezio, la cui inchiesta, svolta tra il 2023 e l’anno successivo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, ruoterebbe attorno a cinque episodi in occasione dei quali Tiero – che è il presidente dell’importantissima commissione Sviluppo economico e componente di quella alla sanità – avrebbe messo in campo il suo potenziato ruolo politico a favore di alcune imprese che hanno rapporti lavorativi con la pubblica amministrazione e, in particolare, con la stessa Regione Lazio.

Il tutto in cambio di posti di lavoro a vantaggio di persone considerate presunti elettori di Tiero di suo riferimento, compresa la figlia che sarebbe stata assunta a tempo indeterminato dalla clinica privata convenzionata Icot di Latina (il direttore amministrativo Roberto Ciceroni è indagato) per la quale Tiero, subito dopo essere stato eletto si sarebbe prodigato per farle incrementare il numero dei posti eletto riconosciuti dalla Regione Lazio. In particolare Tiero si sarebbe attivato per l’aumento dei posti letto di due reparti e del budget destinato a “coprire” gli esami diagnostici di pazienti oncologici.

L’assessore Ghera è coinvolto in questa inchiesta perché, grazie alla mediazione di Tiero, avrebbe incontrato due imprenditori (Leonardo Valle e Francesco Traversa) impegnati nel ciclo dei rifiuti ed un ex consulente del Comune di Latina e la Regione avrebbe concesso alla società un incarico in via straordinaria e, in cambio, Tiero avrebbe beneficiato dell’assunzione di una persona di sua conoscenza ed il pagamento di un “pacchetto” di tessere a Fratelli d’Italia. E la concessione di un posto di lavoro sarebbe al centro di una mediazione tra Tiero ed una società di consulenza aziendale interessata a far autorizzare l’apertura di una clinica dentistica. Se non è definito il ruolo di Tiero svolto con una società impegnata nella refezione ospedaliera, secondo la Procura il consigliere autosospeso di Fdi si sarebbe prodigato per l’assunzione di un giovane presso un supermercato di Latina gestito da una società che opera nel settore della grande distribuzione.

L’assessore regionale Ghera ha diffuso una nota in cui ha espresso il suo stupore per il fatto di essere il settimo indagato nell’inchiesta della Procura di Latina: “Come purtroppo spesso capita in Italia ho appreso dai giornali di essere coinvolto nell’inchiesta di Latina. Non avendo letto le carte che mi riguarderebbero, cosa che dovrebbe avvenire in un Paese civile e democratico, posso al momento dichiarare di essere assolutamente certo della totale correttezza del mio operato e di quello della Regione Lazio. Sono a disposizione della Magistratura, verso la quale nutro rispetto e fiducia, per eventuali chiarimenti”.

Dopo due giorni dalla diffusione della notizia dell’apertura di un’indagine a carico di Tiero e dalla decisione di quest’ultimo di autosospendersi da Fdi è intervenuto il coordinatore Provinciale del partito, il Senatore Nicola Calandrini che ha preso atto della decisione del consigliere regionale Enrico Tiero di autosospendersi da ogni incarico all’interno del partito.

“Ringraziamo Enrico Tiero per la sensibilità manifestata con questa scelta – ha dichiarato Nicola Calandrini – un gesto che dimostra la volontà di tutelare e preservare l’immagine del partito di cui è stato sempre un prezioso e leale rappresentante, oltre alla volontà di potersi difendere nel processo senza alcun condizionamento legato al proprio ruolo politico” Calandrini sottolinea inoltre che “c’è la convinzione che Tiero chiarirà nelle sedi opportune la sua assoluta estraneità alle accuse contestategli e, al contempo, si ripone la massima fiducia nell’operato della magistratura inquirente.”
Il coordinatore provinciale ricorda che la Costituzione italiana sancisce il principio di non colpevolezza fino al terzo grado di giudizio e, pertanto, invita tutti a mantenere prudenza ed equilibrio nel commentare una vicenda che si trova ancora nella fase iniziale.