Stato di agitazione del personale di Asl Latina, la Cgil allerta il Prefetto e la Commissione di garanzia

LATINA, Asl – E ora intervenga il Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella per esperire un tentativo di conciliazione. La richiesta è stata formalizzata dal segretario generale della Funzione Pubblica della Cgil – sono state investite anche la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali e la direttrice generale dell’Asl Sabrina Cenciarelli – dopo che il sindacato ha dichiarato l’apertura dello stato di agitazione del Personale dell’Asl pontina per una presunta inerzia Amministrativa, per la violazione dei Diritti Contrattuali e delle Prerogative Sindacali. L’Asl pontina è stata accusata dal segretario Vittorio Simeoni di mettere in atto da mesi di un “inspiegabile atteggiamento dilatorio, “una condotta che paralizza le procedure essenziali relative al personale sanitario e amministrativo conducendo l’intero sistema in una fase di stallo inaccettabile che danneggia gravemente i lavoratori. La Funzione Pubblica della Cgil lamenta innanzitutto la mancata liquidazione del saldo delle performance (anno 2024/2025). Al tavolo sindacale del 6 novembre scorso l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alle Rsu che il saldo relativo alla performance non potrà essere erogato prima di marzo 2026, “a fronte di una previsione contrattuale che ne stabilisce il pagamento entro marzo 2025. Questo ritardo, ascrivibile all’impossibilità della struttura aziendale proposta di gestire le relative autorizzazioni, determina un grave e ingiustificato pregiudizio economico per l’intero personale”.

Il sindacato non è tenero quando affronta un’altra nota dolente: il blocco della Mobilità Interna. Nonostante un regolamento sulla mobilità interna sia stato approvato e deliberato da tempo (“e non firmato dalla Funzione Pubblica della Cgil a seguito del rilievo di importanti vizi applicativi)”, l’Azienda – secondo Simeoni. ne impedisce l’applicazione. “Sebbene il regolamento presenti delle criticità, la sua mancata attivazione nega un minimo diritto alla mobilità del personale, causando disagio, demotivazione e assenza di trasparenza e prospettiva futura. Nonostante le numerose segnalazioni e nostre richieste ad oggi non è pervenuta alcuna risposta concreta.” Viene stigmatizzato quello che viene definito l’”immotivato” blocco della Pubblicazione della Graduatoria “Cot”, le Centrali Operative Territoriali. “Nonostante i solleciti e le richieste di chiarimento da noi inoltrate – aggiunge il segretario della Funzione Pubblica della Cgil di Latina e Frosinone – non è arrivato alcun riscontro formale. Questa situazione determina ulteriore disagio e delusione nel personale che ha partecipato all’avviso di mobilità, in quanto permane l’incertezza sull’avviso medesimo.

Capitolo progressioni verticali. E’ in atto un altro blocco perché, nonostante il bando sia stato regolarmente pubblicato a gennaio 2025, “le procedure per le progressioni verticali rimangono bloccate”. L’Asl è finita sul banco degli imputati per il ritardo nell’assegnazione degli incarichi di organizzazione e funzione: “Anche qui dobbiamo assistere ad un ingiustificato ritardo nell’espletamento delle procedure per la tempestiva assegnazione degli incarichi di organizzazione e funzione. Si aggiunge, poi, la grave e illegittima nostra esclusione dal tavolo di trattativa del 6 novembre scorso, in palese contrasto con i principi di rappresentatività sindacale stabiliti dalla Sentenza della Corte Costituzionale numero 156/2025”.

La Cgil e la Funzione Pubblica della Uil il 5 novembre chiedevano l’integrazione al tavolo in programma il giorno dopo la “nota finora è rimasta senza risposta.”. La conclusione cui giunge la Cgil è una soltanto: si superino queste criticità “con lo sblocco di tutte le procedure segnalate e l’avvio delle azioni necessarie al pieno riconoscimento dei diritti contrattuali e normativi dei lavoratori dell’ASL Latina”. Pe queste ragioni la Funzione Pubblica della Cgil, “preoccupata che il quadro esposto configuri una duplice violazione (dei diritti contrattuali e del diritto all’esercizio della legittima rappresentatività sindacale), ha dichiarato su mandato dei lavoratori con effetto immediato lo stato di agitazione del personale dell’Asl di Latina e si riserva, qualora il tentativo di conciliazione non conducesse alla risoluzione delle problematiche esposte, di “attivare tutte le azioni ritenute utili alla salvaguardia dell’occupazione e dell’efficacia dei servizi. Intanto sono in preallarme gli stessi lavoratori con lo svolgimento di assemblee, sit-in, volantinaggi e “ogni altra iniziativa ritenuta idonea a evidenziare le criticità rappresentate”.