Contabilità sparita, incolpevoli due imprenditori di Ventotene

VENTOTENE – Non nascosero affatto i libri contabili delle loro società per non pagare le tasse. Sono stati assolti, con la formula più ampia, dalla Corte d’Appello di Roma i due imprenditori di Ventotene, di 34 e 43 anni, condannati al termine del processo di primo grado ad un anno di reclusione dal giudice monocratico del Tribunale di Cassino, Antonio Pio Cerase, per aver occultato, con l’obiettivo – secondo la Procura – di evadere le imposte dirette, le scritture contabili della loro società. La prima sezione della Corte di Appello ha definito la controversa vicenda prendendo atto dell’esistenza di buona parte della documentazione e considerando giustificata la assenza di altra parte delle scritture contabili. Erano andate perse a seguito di una violenta mareggiata dell’ottobre 2012 – ritualmente provata in giudizio dagli avvocati difensori Marco Sepe e Pasquale Di Gabriele- che aveva colpito il gabbiotto-ufficio sul pontile del porto di Ventotene, sede della società in questione. I motivi di appello hanno anche valorizzato anche le risultanze della consulenza tecnica del commercialista di parte. Nessuna intenzione da parte degli imprenditori, pertanto, di evadere l’Iva e nessun occultamento volontario.