Latina / Il Ministro Piantedosi dispone il rafforzamento del territorio, ma non l’innalzamento di fascia della questura

LATINA – Il territorio “è un po’ sguarnito” e verrà rafforzato, ma l’innalzamento di fascia della questura rimane una chimera. È questo, sinteticamente, l’esito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri pomeriggio alla presenza del ministro Matteo Piantedosi e durato circa un’ora. Si è riunito presso il palazzo del governo di Latina, dove ha fatto gli onori di casa il prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, accompagnata dal sindaco di Latina Matilde Celentano che aveva lanciato un appello proprio al numero uno del Viminale. Alla riunione erano presenti il procuratore facente funzioni di Latina Luigia Spinelli, il procuratore di Cassino Carlo Fucci ed il pm della Dda di Roma  Francesco Gualtieri.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il sindaco di Latina Matilde Celentano

La staffetta per la legalità, che ha visto impegnati negli ultimi anni con atti parlamentari gli esponenti di tutti gli schieramenti politici, anche questa volta manca il passaggio del testimone principale, ma il Ministro ha ammesso indirettamente che il commissariato di Aprilia, per quanto rappresenti una svolta nella lotta alla criminalità, non può essere una risposta esaustiva per tutelare il territorio provinciale.

La sua stessa esperienza alla guida della prefettura di Roma gli consente di avere una visione molto più chiara di molti suoi predecessori e la coscienza, finalmente, che in provincia di Latina operano “famiglie storiche” della criminalità organizzata. C’è attesa, quindi, per il rafforzamento dei presidi di legalità del territorio e la messa a disposizione di risorse ulteriori rispetto alle telecamere di videosorveglianza già promesse dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca attraverso “funzionalità di indagine molto più moderne ed appropriate” . La prima mossa, come confermato dalla riunione, potrebbe essere proprio il ritorno del presidio della Polizia ferroviaria a Latina scalo.