Latina / Superalcolici serviti a tre adolescenti, denunciato il titolare del locale

LATINA – Proseguono a Latina le attività di controllo della Polizia di Stato finalizzate a contrastare la somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni, un fenomeno sempre più attenzionato nelle aree della movida cittadina. Nella serata di venerdì, gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Latina hanno eseguito verifiche mirate in diversi esercizi commerciali situati tra Via Neghelli, Via Lago Ascianghi, Via Cesare Battisti, Corso della Repubblica e Corso G. Matteotti.
Durante i controlli, i poliziotti hanno trovato tre giovanissimi – due tredicenni e un quattordicenne – seduti a un tavolino mentre consumavano superalcolici. L’accertamento ha portato all’identificazione del titolare dell’attività, immediatamente informato delle conseguenze penali previste dalla normativa vigente e successivamente denunciato alla Procura della Repubblica per aver somministrato alcol a minorenni.

In Italia, il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori è disciplinato principalmente dalla Testo Unico sugli alcolici, aggiornato nel 2012. La normativa stabilisce che è vietata la vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni e la somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni costituisce reato e può comportare denuncia penale, come avvenuto nel caso di Latina. In caso di reiterazione della violazione, la legge prevede sanzioni amministrative da 1.000 a 25.000 euro, oltre alla sospensione dell’attività per tre mesi.

Gli esperti sottolineano che il consumo di superalcolici in età precoce rappresenta un serio pericolo per la salute. L’alcol, infatti, interferisce con lo sviluppo neurologico, ancora incompleto fino ai 20-25 anni, e può provocare: danni al sistema nervoso centrale, con compromissione della memoria, dell’attenzione e delle capacità decisionali; rischi cardiaci e metabolici, poiché il fegato degli adolescenti non è in grado di metabolizzare l’alcol come quello di un adulto; maggiore vulnerabilità alle intossicazioni acute, che nei ragazzi molto giovani possono insorgere anche con quantità ridotte di superalcolici; aumento della probabilità di comportamenti a rischio, tra cui incidenti, violenze o episodi di autolesionismo ed infine possibile predisposizione a forme di dipendenza già in età adolescenziale. L’operazione della Polizia rientra in un più ampio piano di prevenzione volto a tutelare i minori e a garantire maggiore sicurezza nelle zone della movida, spesso teatro di episodi legati all’abuso di alcol tra i giovanissimi.