Latina / Esclusione dal processo Satnam bis, insorge la Flai Cgil

LATINA, processo Satnam bis – Nel secondo processo nato da una costola di quello che vede come imputati Antonello e Renzo Lovato relativamente allo sfruttamento nelle campagne di Borgo Santa Maria la moglie Soni Soni ed alcuni familari del compianto Satnam Singh possono partecipare come parte civile i comuni di Cisterna e Latina, la Camera del lavoro della Cgil, la Flai Cgil di Latina e Frosinone e la Regione Lazio? Questo interrogativo ha campeggiato giovedì nell’udienza inaugurale di questo dibattimento al termine della quale, sulla scorta delle riserve e della contrarietà espresse dai legali difensori dei due imputati, il giudice monocratico del Tribunale di Latina Clara Trapuzzano si è riservato rinviando il processo al prossimo 10 dicembre quando renderà nota la propria decisione. La Flai Cgil di Latina e Frosinone ha chiesto di costituirsi parte civile a favore dei due delle quattro lavoratori “vittime di un sistema di fare impresa della famiglia Lovato che si basava sullo sfruttamento sistematico e sull’approfittarsi delle condizioni di bisogno dei migranti.

Satnam Singh – Antonello Lovato

Oggi questi lavoratori sono tutti e quattro regolari grazie all’interessamento diretto del comando provinciale dei carabinieri di Latina e chiedono giustizia. Chiedono di essere riconosciuti come parti lese in quanto lavoratori, perche non si tratta di un mero risarcimento economico. La dignità calpestata e i diritti negati non si risarciscono”. La Flai Cgil di Latina e Frosinone da tempo denuncia “condizioni di lavoro al limite della sopravvivenza, lo facevamo da soli contro tutto e tutti quando siamo scesi con 4000 lavoratori iin piazza della libertà a Latina. Continuiamo a farlo oggi anche attraverso le denunce che depositiamo in Procura. Sostenere che la Flai debba essere estromessa come parte civile dal Processo Lovato 2 è uno schiaffo al coraggio di tanti uomini e donne che ogni giorno si ribellano al padrone, e’ una contraddizione in termini rispetto alla attività della Flai Cgil e al ruolo che ricopre e deve ricoprire – si legge in conclusione in una nota del sindacato – Il nostro lavoro costante di tutela dei più deboli è l’unico modo in cui sappiamo fare sindacato”.